“All’inizio invidiavo le mie compagne che non portavano gli occhiali. Per loro era tutto semplice. Ma a pensarci bene, arrivai alla conclusione che in fondo la mia era una fortuna: potevo vivere in due mondi diversi a seconda che portassi gli occhiali oppure no.”
Astràgali Teatro porta in scena Gli occhiali di Caterina, spettacolo tratto da Caterina Certezza racconto per bambine e bambini scritto dal premio Nobel Patrick Modiano e illustrato da Jean-Jacques Sempé (Donzelli editore, Roma 2014).
La narrazione di questa storia si snoda in una dimensione cosmopolita. Caterina Certezza è un’insegnante di danza a New York. Noi ripercorriamo la sua storia attraverso il ricordo della sua infanzia a Parigi. Caterina è cresciuta dal solo padre, poiché la madre si è trasferita in America. Caterina bambina porta gli occhiali come suo padre. Attraverso il semplice gioco del mettersi e togliersi gli occhiali entrambi costruiscono un alfabeto emotivo. Questo gesto consente a Caterina di scivolare dal piano del nitido e concreto mondo reale, all’universo fluttuante del sogno e della fantasia.
Il mondo visto senza occhiali, per Caterina, acquisisce il sapore dell’infanzia, rivela i sogni e i desideri che ci accompagnano nell’attraversamento della vita.
Modiano affronta l’universalità del rapporto tra genitori e figli. La complicità affettuosa di questo rapporto si compie attraverso il gioco, costruendo una relazione insostituibile.
Caterina, togliendo i suoi occhiali, ci insegna un piccolo grande gesto di libertà, l’invenzione di un mondo tra le pagine di un libro.