Astràgali Teatro

Frigole porticciolo, ore 21   

Apologia di un perdente
Con Marco Vetrugno, Davide Morgagni e le musiche di Luca Tarantino

(…) L’apologia è un’autodifesa, un discorso ideato per tutelare qualcuno dalle accuse degli altri. La più famosa nella Storia è sicuramente quella di Socrate, scritta dal suo allievo Platone. «Bene! Allora devo difendermi, cittadini ateniesi, e devo cercare di rimuovere da voi, in così poco tempo, quella calunnia che vi tenete dentro da molto tempo». Contro quali calunnie, contro quale firmamento di colpe si scaglia la parola agitata da Ezra? Dalla prima all’ultima riga, Marco Vetrugno lancia pugnali contro il suo doppio, lo infilza di contumelie, lo espone a continua diffamazione. Debolezza, pavidità, meschinità, crudeltà auto inflitta, violenze gratuite… eppure, dalla sofferenza scarnificata nasce un’illuminazione nera come la pece. “Né finestre aperte, né porte aperte, / solo nitide iscrizioni sulle lapidi”, così conclude Thomas Bernhard il suo poema Ave Virgilio. Alcune verità, per splendere, devono penzolare dalla forca. Apologia di un perdente è un epitaffio scritto nella carne dell’uomo, un’esortazione a riprendere il filo nascosto della passione, del patire, contro il disseccamento della coscienza. Che i mai nati possano riscattare, dal fondo di una placenta invisibile, la nostra specie dannata. (…)

https://zonadidisagio.wordpress.com/2018/08/06/apologia-di-ezra-lultimo-della-sua-razza/

Il Testo di Marco Vetrugno è stato pubblicato di recente dalla casa editrice Elliot. Ezra, per sfuggire a se stesso e al proprio passato, trascorre le giornate rintanato nelle sale di un museo. Fra le sue braccia stringe quello che sembra essere un neonato avvolto da un panno bianco. I sette atti sono contraddistinti da diverse opere d’arte (dal trittico di F. Bacon a quello di H. Bosch, dalle tele di Van Gogh e Soutine ai capolavori di Hopper e Schiele) con le quali il protagonista interagisce direttamente.

Sesta edizione dell’iniziativa di Astràgali Teatro dedicata alla poesia. Uno spazio per dare voce a molteplici esperienze di scritture poetiche, che sono presenti sul nostro territorio, in Italia e quest’anno anche con una finestra sulla poesia rumena.  La Notte dei poeti coglie la complessità della ricerca che si è sviluppata negli ultimi decenni e crea una possibilità di incontro tra chi scrive e chi va incontro alla scoperta della scrittura attraverso la lettura e l’ascolto. Elabora una risposta ad una necessità diffusa di conoscenza e di ascolto della poesia, a cui corrispondono occasioni limitate di confronto.