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Il cantico dei cantici per lingua madre
Fino al 29 marzo, con un fitto programma online di spettacoli, proiezioni e incontri, prosegue in diretta su Youtube l’Adriatic-Ionian Festival of Theatre on intangibile heritage.
Il festival conclude il progetto internazionale Adnich, guidato dal Royal Theatre Zetski Dom di Cetinje in Montenegro e finanziato nell’ambito del programma europeo transfrontaliero Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro, che coinvolge Qendra Event e l’Università delle Arti di Tirana in Albania e l’International Theatre Institute – Italia e il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento.
L’Adriatic-Ionian Festival of Theatre on intangibile heritage era stato concepito come un momento di confronto e di scambio delle performance teatrali ed artistiche maturate durante il progetto. A causa della situazione attuale dovuta al Covid19, il Festival ha però cambiato pelle e si terrà esclusivamente online in diretta su Youtube (Adriatic-Ionian Festival Adnich project).
Da venerdì 5 a domenica 7 marzo in scena tre spettacoli prodotti dall’International Theatre Institute – Italia.
Venerdì 5 marzo (ore 19) il week end si apre con “Il cantico dei cantici per lingua madre” con Roberta Quarta e Simonetta Rotundo, affiancate dalla musica dell’Ensemble Montesardo composto dal soprano Ludovica Casilli, dal mezzosoprano Kairi Kosk e dai liutisti Livio Grasso e Luca Tarantino, che coordina il gruppo, con un repertorio dei compositori Salomone Rossi Hebreo (“Madrigali, danze e mottetti” dal primo Libro di “Madrigali” – 1600″), Girolamo Melcarne detto Il Montesardo (“Amphiteatrum angelicum” – 1612) e Guglielmo Ebreo da Pesaro (“De pratica seu arte tripudii”). Tra i testi più misteriosi e segreti della tradizione sapienziale, presente nella Bibbia ebraica e cristiana, incessante canto d’amore dell’amata verso il suo amato e dell’amato verso la sua amata, “canto assoluto di amore e di conoscenza” il Cantico, in ebraico Shir hashirim, in latino Canticum canticorum, già nel nome dice il suo essere il più sublime di tutti i canti, il suo adagiarsi tra le nuvole. Un sublime che percorre, intatto, la riscrittura in neosalentino, centrata essenzialmente sulla forza sonora della lingua.
Sabato 6 “Mater Medea” con Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Matteo Mele, Samuele Zecca. Domenica 7 “Fimmene!”, spettacolo che nasce da una lunga ricerca sui canti popolari salentini condotta dalla cantante Anna Cinzia Villani. Lunedì 8 marzo alle 10:30 il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento promuove l’incontro “Social and cultural relations across the adriatic sea”. Il programma accoglierà poi tre serate dedicate al Montenegro (da venerdì 12 a domenica 14), tre all’Albania (da venerdì 19 a domenica 21) e si concluderà il 29 marzo alle 16 con una conferenza finale con la partecipazione di tutti i partner. Info adnich.italy-albania-montenegro.eu
Info: adnich.italy-albania-montenegro.eu – www.italy-albania-montenegro.eu – facebook.com/adnichproject – 0832306194 – 3892105991 – iti.italiancentre@gmail.com