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Diaghilev in scena per “Nella città venni al tempo del disordine” con Decameron di Giovanni Boccaccio di e con Paolo Panaro
Martedì 23 e mercoledì 24 marzo, con gli ultimi due spettacoli del Teatro Le Forche e della compagnia Diaghilev, si conclude la rassegna “Residenze a teatro” nell’ambito di “Nella città venni al tempo del disordine”. Il progetto della compagnia Astràgali Teatro, finanziato da Artisti nei territori del MIC – Ministero della cultura e dalla Regione Puglia, dal 13 febbraio al 30 marzo sta sperimentando un’azione di condivisione di ricerche e pratiche artistiche che nascono dalla riflessione sul ruolo che possono giocare le arti in generale e il teatro in particolare nella ricostruzione delle comunità e nella risoluzione non violenta dei conflitti. In programma tre residenze teatrali in presenza (dopo Mana Chuma Teatro e Audrey Launaz e Matthieu Elie Pierre Juilland, si è aperta quella con Jean Hamado Tiemtorè) con momenti di presentazione e dimostrazione di lavoro sul web e spettacoli online di quattro compagnie pugliesi (con Astragali anche Terrammare, Teatro Le Forche e Diaghilev).
Martedì 23 alle ore 19 appuntamento con Kore del Teatro Le Forche con Giorgio Consoli, Erika Grillo, Ermelinda Nasuto e Giancarlo Luce, che firma la regia. Persèfone (Kòre), era la figlia di Demetra e Zeus. Suo zio Ade si innamorò di lei, tanto da rapirla e portarla con sé negli inferi. Qui la fanciulla cadde in trappola: accettò di mangiare sei chicchi di melograno, senza sapere che mangiare i frutti degli inferi comportasse, nel suo caso, il rimanerne per sempre legata ad Ade. Demetra non si rassegnò al rapimento della figlia; causò infatti un inverno interminabile che gelò la crescita delle messi. Così Zeus trovò una soluzione: Persèfone sarebbe rimasta con Ade nell’oltretomba tanti mesi quanti chicchi aveva mangiato e il resto dell’anno con la madre Demetra. Nei sei mesi in cui Persèfone tornava dalla madre, la gioia di Demetra faceva sì che ci fosse la primavera e l’estate. Nei restanti, la tristezza di Demetra dava luogo all’autunno e all’inverno. Da qui nacque il mito delle stagioni.
Mercoledì 24 marzo, sempre alle ore 19, chiude la serie di spettacoli Decameron di Giovanni Boccaccio nella riproposizione della compagnia Diaghilev diretta e interpretata da Paolo Panaro. Firenze, 1348. Arriva la peste. Sette donne e tre uomini decidono di abbandonare la città e di trasferirsi in campagna. Per tenere lontano ogni cattivo pensiero e ogni cattiva notizia che potrebbe giungere dall’esterno, i giovani decidono che, a turno, racconteranno ognuno una novella per intrattenersi e riflettere sul significato di ogni storia. Boccaccio concepisce un’opera letteraria che diventa un esempio ed un monito: fino a quando qualcuno avrà qualcosa da raccontare, il mondo sarà salvo. Le novelle proposte dalla compagnia sono “Introduzione alla prima giornata’, ‘’Madonna Oretta’’, ‘’Frate Alberto’’, ‘’Pietro di Vinciolo’’.
Locandina programma Residenze a Teatro
Info: 0832306194 – 3892105991 – teatro@astragali.org
ARTISTI NEI TERRITORI Edizione 2020” – Art. 43 DM MiBACT n. 332/2017 (Regione Puglia – MIBACT)